COTONE e COTONE BIOLOGICO
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Il cotone è una fibra di origine naturale e completamente biodegradabile, ma questo non basta a definirlo biologico. Infatti le piantagioni di cotone, seppur occupando il 4-5% del terreno agricolo, utilizzano il 10% dei pesticidi chimici e il 25% degli insetticidi a livello mondiale, oltre ai fertilizzanti chimici e agli erbicidi. Queste sostanze pericolose contaminano aria, acque e terreni e permangono in parte sulla fibra che, a contatto con la pelle, provoca spesso reazioni allergiche o irritazioni. L’80% dei semi utilizzati è OGM, nella maggior parte dei casi questi rovinano il terreno e non permettono più la coltivazione di altri semi diversi da quelli ogm, i coltivatori sono così dipendenti dalle grandi multinazionali che forniscono loro i semi ad alto prezzo con scarsi risultati. Spesso tutto ciò porta al suicidio del lavoratore disperato. Il terreno è quindi impoverito e necessita di un’enorme quantità d’acqua, dai 20 ai 40 mila litri per ogni Kg. di cotone. Anche i consumi energetici sono elevati e le emissioni sono rappresentate soprattutto dagli scarichi dei bagni di tintura e finissaggio, che vengono depurati nei paesi occidentali ma versati nei corsi d’acqua nelle aree ecologicamente meno tutelate.
Le coltivazioni di COTONE BIOLOGICO impiegano solo predatori naturali come difesa della coltura, adottano la rotazione del raccolto che migliora la fertilità del terreno e riduce il fabbisogno di acqua perchè in grado di trattenere meglio l’umidità. In più, dove possibile, viene utilizzata l’acqua piovana. In tutte le coltivazioni biologiche l’uso di OGM è vietato e i lavoratori sono tutelati. Un terreno non diventa biologico da un giorno all’altro, devono passare circa tre anni di bonifca per poter certificare che il cotone prodotto sia biologico. Ovviamente questa certificazione deve garantire per tutte le fasi della filiera produttiva, comprese le tinture. Per questo motivo il cotone biologico è ipoallergenico, non provoca irritazioni cutanee o allergie.
LANA ORGANICA
Se vuoi approfondire il tema della lana organica, o non hai voglia di leggere, ho pubblicato un video su Instagram, lo trovi in evidenza sul mio profilo cliccando qui QUI. (Se leggi da pc, prima devi eseguire l’accesso a IG)
Quando si parla di maltrattamento degli animali, si pensa subito alle pellicce, ma purtroppo non è l’unico caso. Anche un semplice maglione in lana merino può nascondere storie altrettanto terribili. Stiamo parlando della pratica del “Mulesing”. Con la tosatura delle pecore si toglie anche un po’ di pelle e si taglia la coda. Molto spesso questa pratica viene fatta senza sedativi, in modo crudele e doloroso per l’animale. La lana organica che utilizzo è il primo tessuto al mondo realizzato con fibre organiche certificate ICEA ed è uniforme alla prescrizioni del GOTS. La lana organica è sicuramente di elevata qualità, viene tessuta nel rispetto dell’ambiente ed è oggetto di un sistema di tracciabilità totale, infatti viene prodotta interamente in Italia e proviene da animali non sottoposti ad ormoni, steroidi, antibiotici, vaccini e la cui alimentazione è esente da OGM, pesticidi, additivi chimici, fungicidi e diserbanti. Oltre a tutti questi importanti accorgimenti nei confronti delle pecore, durante le singole fasi di produzione del tessuto organico, non vengono utilizzati prodotti chimici dannosi per l’ambiente.
LINO BIOLOGICO
La fibra di lino biologico deriva da piante coltivate in terreni privi di sostanze chimiche e senza l’utilizzo di semi geneticamente modificati. Le principali caratteristiche di questa fibra sono la morbidezza e la resistenza al tempo e ai lavaggi. Possiede un buon potere di assorbimento dell’acqua, quindi il tessuto che ne deriva è fresco e asciutto, ideale per stare a contatto con la pelle. Infine risulta essere anche ipoallergenico e antibatterico.
COTONE RICICLATO ECOTEC ®
I filati ecotec ® si ottengono tramite un processo di riciclaggio ecologicamente avanzato che utilizza gli scarti di lavorazione dei capi di maglieria di cotone pretinti. Si elimina così lo smaltimento di tali materiali negli inceneritori, responsabili dell’inquinamento ambientale, e si riduce lo sfruttamento delle risorse ambientali. Inoltre i colori rimangono quelli originali dei tessuti riciclati, così i processi di tintura vengono eliminati, riducendo fino al 90% il consumo di prodotti chimici, acqua ed energia. Il filato ecotec ® ha una struttura tale da rendere il tessuto fresco in estate e caldo in inverno! È certificato Oeko-Tex Standard 100 a garanzia dell’assenza di sostanze chimiche nocive.
Le fibre tessili si dividono in NATURALI, ARTIFICIALI e SINTETICHE. Sono gruppi con caratteristche molto diverse e spesso vengono confusi. Se vuoi scoprire le differenze, l’impatto ambientale delle principali fibre di ogni gruppo e quindi quali sono davvero le più sostenibili, ti consiglio di leggere questo mio articolo. Alla fine troverai anche una piccola guida da scaricare con tutte le principali informazioni.